Leitner: «L’ultimo controllo della fune nel novembre 2020, nessuna criticità»
Scritto da Red.azione il 24 Maggio 2021
Questo il comunicato diffuso nel tardo pomeriggio dei ieri dalla Leitner di Vipiteno. « L’azienda Leitner ha appreso con profondo dolore la notizia della tragedia avvenuta tra Stresa e il Mottarone. In merito alla manutenzione dell’impianto, l’ultimo controllo magnetoscopico della fune è stato effettuato a novembre del 2020 e gli esiti dello stesso non hanno fatto emergere alcuna criticità. La revisione generale, che consiste in una severa revisione dell’intero impianto, dalle cabine ai carrelli, agli argani e alle apparecchiature elettriche, era stata realizzata nell’agosto del 2016. Da allora, ogni anno a novembre, si sono succeduti con regolarità i controlli alle funi. Sempre con esito positivo. Nell’impianto di Stresa-Mottarone Leitner ha in carico la manutenzione straordinaria e quella ordinaria, mentre i controlli giornalieri e settimanali di esercizio fanno capo alla società di gestione Ferrovie del Mottarone». «Il pensiero più profondo e commosso della nostra azienda, che rimane a completa disposizione assieme ai propri tecnici per cercare di individuare al più presto le cause della immane tragedia, va alle vittime, ai feriti e alle loro famiglie e a tutte le comunità coinvolte» dichiara Anton Seeber, presidente di Leitner. Che cosa è il controllo magnetoscopico: tutte le funi degli impianti sono sottoposte a controlli visivi frequenti. Bisogna essere certi dell’integrità di tutta la fune, anche della parte interna. Per questo motivo, secondo i piani di manutenzione, le funi sono sottoposte a un controllo magnetoscopico. In pratica, la fune viene sottoposta a un campo magnetico con uno speciale toroide: l’analisi dell’onda elettromagnetica di ritorno permette di evidenziare eventuali anomalie da indagare. Al termine del controllo, il risultato viene validato dall’Ustif (Ufficio speciale trasporti a impianti fissi). Le reazioni: di fronte alla cabina della funivia e ai morti e feriti schiacciati all’interno, le istituzioni e la politica si fermano, quasi in apnea. E si stringono attorno alle vittime e ai soccorritori. La vicinanza di «tutta l’Italia» alle famiglie colpite e alle comunità in lutto arriva dal presidente della Repubblica. Al «profondo dolore» e «grande apprensione» che esprime in un messaggio, Sergio Mattarella affianca «il richiamo al rigoroso rispetto di ogni norma di sicurezza per tutte le condizioni che riguardano i trasporti delle persone». In attesa che il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini vada oggi a Stresa, il governo assicura che sono partite le verifiche sugli ultimi controlli all’impianto e che presto sarà istituita una commissione. Giovannini sottolinea che «la sicurezza degli utenti deve essere la priorità numero uno per chi gestisce impianti». E ricorda che «è intenzione di questo governo investire in questo settore più di quanto fatto nel passato, anche grazie ai fondi europei del Pnrr». Chiedono più sicurezza nei trasporti Cgil, Cisl e Uil, che invocano «subito un tavolo aziendale e uno ministeriale, che coinvolga anche l’Inail, per affrontare la questione». A nome del governo è il premier Mario Draghi a manifestare cordoglio. Parla di «profondo dolore» e rivolge un «pensiero particolare ai bimbi rimasti gravemente feriti e ai loro familiari». Nel frattempo corre sul luogo dell’incidente il governatore del Piemonte Alberto Cirio e si limita a dire: «È una tragedia enorme».