Tubercolosi, dall’Ue 185 milioni per la ricerca sui farmaci
Scritto da Red.azione il 8 Luglio 2022
Per promuovere la ricerca sulla tubercolosi e accelerare la sperimentazione di nuove terapie, efficaci anche contro le forme farmaco-resistenti, nasce il nuovo consorzio internazionale UNITE4TB (Academia and industry united innovation and treatment for tubercolosis): formato da 30 partner pubblici e privati di 13 Paesi, tra cui l’Universita’ Statale di Milano, portera’ avanti un progetto di sette anni, finanziato dal programma quadro Horizon 2020 della Commissione Europea con un budget complessivo di 185 milioni di euro.
A livello mondiale la tubercolosi e’ ancora fra le prime dieci cause di morte nonche’ la principale causa di decesso da singolo agente infettivo. L’insorgenza di forme farmaco-resistenti e’ riconosciuta come una sfida di salute pubblica globale e sta attirando interesse e investimenti in tutto il mondo.
Con circa 40 siti di sperimentazione clinica distribuiti in quattro continenti (Europa, Asia, Africa e America del Sud), UNITE4TB vuole accelerare e migliorare la valutazione clinica di combinazioni di nuovi e vecchi farmaci. Grazie alla European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations (EFPIA) e ad altri partner, UNITE4TB avra’ accesso alla maggior parte dei composti farmacologici che sono nelle fasi finali della ricerca pre-clinica e in sperimentazione clinica di fase 1 e 2. Il consorzio usera’ anche l’intelligenza artificiale e le tecniche di machine learning per selezione i candidati farmaci piu’ promettenti per la fase 3 della ricerca clinica, ossia quella su larga scala.
L’Universita’ di Milano, con un budget di piu’ di 400.000 euro, sara’ impegnata nel coinvolgimento di agenzie e autorita’ governative e non-governative internazionali, quali l’Organizzazione Mondiale della Salute (WHO), il Fondo globale per la lotta all’AIDS, la tubercolosi e la malaria, UNITAID (un’iniziativa internazionale per il finanziamento alla ricerca e allo sviluppo di test diagnostici e farmaci per HIV/AIDS, tubercolosi e malaria), e svolgera’ un ruolo chiave nelle interazioni con le comunita’ affette dalla tubercolosi, che verranno riunite sotto un comitato al fine di garantirne la contribuzione alla ricerca.