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Green pass e certificati, ecco cosa serve per viaggiare

Scritto da il 22 Maggio 2021

Oltre alla crema solare, ad una buona guida e qualche libro, quest’estate chi vorrà viaggiare dovrà controllare i documenti. Non solo quelli di identità ma anche quelli sanitari.

Lasciapassare principale per poter varcare i confini è il certificato vaccinale, che per il momento ha una validità di nove mesi per chi ha completato l’intero ciclo, mentre per chi ha ricevuto solo la prima dose è utilizzabile fino al richiamo.

Nella maggior parte dei casi è comunque sufficiente esibire un test che dimostri la negatività al covid effettuato entro tre giorni dalla partenza. Ma il solo pass – sotto forma di certificato o test – potrebbe non bastare.

Caso “inedito” – per restare tra i confini italiani – è quello della Sardegna che, oltre al certificato o al tampone, chiede la registrazione dei turisti che giungono sull’isola attraverso un modulo online.

GRECIA. Per entrare nel Paese, bisognerà aver completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni o essere risultati negativi al Covid entro le 72 ore precedenti all’ingresso o, in alternativa, presentare un certificato di guarigione negli ultimi 9 mesi. La normativa vale anche per i minori al di sopra dei cinque anni. Obbligatoria anche la compilazione di un modulo in cui si forniscono informazioni sul luogo di provenienza, durata dei soggiorni precedenti e indirizzo del proprio soggiorno in Grecia.

SPAGNA. E’ consentito l’ingresso da tutti i Paesi europei ed appartenenti allo spazio Schengen, senza obbligo di quarantena. Vige l’obbligo di presentare un test molecolare negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti l’ingresso. Non sono ammessi i test rapidi, nemmeno per le Canarie.

PORTOGALLO. I viaggiatori sono tenuti a presentare un test molecolare con risultato negativo realizzato entro le 72 ore precedenti al viaggio. Esentati i bambini al di sotto dei 24 mesi.

CROAZIA. Ingresso consentito solo presentando il risultato negativo del tampone o il certificato vaccinale che attesi la somministrazione della seconda dose almeno 14 giorni prima. In alternativa ci si può sottoporre al tampone direttamente nel Paese rispettando poi l’autoisolamento in attesa del risultato. Nel caso non si potesse fare il tampone bisognerà rispettare una quarantena di 10 giorni.

MAROCCO. Lo stato di emergenza sanitaria prevede la chiusura dei confini; la sospensione, fino a nuovo ordine, di tutti i collegamenti marittimi da/per il Regno e della quasi totalità dei collegamenti aerei passeggeri, tra cui quelli con l’Italia. In particolare, le connessioni aeree dirette da/per l’Italia sono state sospese al momento fino al 10 giugno.

STATI UNITI. L’ingresso nel paese è vietato ai viaggiatori che, nei 14 giorni precedenti, siano stati in un Paese dell’area Schengen (inclusa l’Italia), nel Regno Unito, Irlanda, Brasile, Sud Africa Cina o Iran.

REPUBBLICA DOMINICANA. Per accelerare le procedure di ingresso si consiglia, 72 ore prima del viaggio, di compilare un modulo da mostrare poi alle autorità di dogana in arrivo. In seguito al peggioramento della situazione sanitaria, infine, il Paese ha esteso il coprifuoco fino al 30 maggio.


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