Covid può dare neuroinfiammazione anche in non ammalati
Scritto da Red.azione il 7 Ottobre 2022
Il Covid-19 può determinare neuroinfiammazione anche in soggetti che non si sono ammalati. Lo dimostra un recente studio dell’Università di Harvard, pubblicato su Brain Behavior and Immunity, coordinato dal Professor Marco La Loggia, effettuato presso il dipartimento di Immagini Biomediche del Massachusetts General Hospital. Lo studio ha identificato la neuroinfiammazione anche nel cervello di soggetti che pur non essendo stati affetti dal Covid hanno subito lo stress delle restrizioni causate dal dilagare dalla pandemia. La neuroinfiammazione è stata poi associata a sintomi clinici come fatica cronica, disturbi di ansia e del sonno.
I ricercatori hanno studiato retrospetticamente tramite RNM e la PET il cervello di alcuni soggetti sani pre-pandemia e li hanno comparati con dei soggetti sani, negativi al Covid, analizzati durante il periodo della pandemia. Oltre allo studio per immagini, nei due gruppi di pazienti sono stati valutati alcuni elementi infiammatori presenti nel sangue e la presenza o assenza di sintomi clinici. I soggetti analizzati durante la pandemia riferivano disturbi dell’umore nel 54% dei casi, fatica mentale (36%) e fisica (27%). Lo studio PET e MRI identificava aree di aumentata funzionalità, indicative di neuro-infiammazione; in particolare la sede dell’infiammazione era specifica per il sintomo, quindi i pazienti con fatica cronica avevano un aumento del segnale nel solco intraparietale, quelli con i disturbi dell’umore e della fatica avevano un’iperattivazione nell’ippocampo. Queste evidenze erano presenti solamente nei pazienti analizzati durante il periodo Covid. Inoltre, anche i parametri infiammatori analizzati nel campione di sangue erano più alti nei pazienti analizzati durante la pandemia a confronto con quelli pre-pandemia. Infine, tramite metodiche complesse di indagine biomolecolare i ricercatori hanno identificato una relazione tra i parametri infiammatori e le cellule del sistema nervoso. Lo studio, sebbene preliminare, conferma che stress, mancanza di relazioni sociali e isolamento sono in grado di causare la neuroinfiammazione.