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Caldo in quota, i ghiacciai si sciolgono. La Protezione civile: «Cautela, stare lontani dalle pareti ripide»

Scritto da il 22 Luglio 2022

I ghiacciai si stanno riducendo sempre più velocemente: a causa dei cambiamenti strutturali, anche le vie di salita sono soggette a continui cambiamenti. “Stiamo notando molto positivamente una maggiore sensibilità della popolazione, grazie alla quale negli ultimi giorni abbiamo ricevuto sempre più indicazioni sul fatto che il paesaggio dei ghiacciai sta cambiando a causa delle alte temperature”, ha riferito il direttore dell’Agenzia per la Protezione Civile dell’Alto Adige Klaus Unterweger: “Per poter andare a fondo di queste indicazioni, ho convocato una conferenza di valutazione, alla quale ho invitato anche gli esperti delle associazioni alpinistiche”.

Il rapporto sulla situazione di allerta mappa l’intero territorio, nei giorni scorsi e in quelli a venire il potenziale di pericolo per le temperature estreme nei fondovalle mostrava il livello di allerta rosso, anche in alta montagna le temperature sono in aumento, il limite di zero gradi è salito fino a oltre 4000 metri sul livello del mare, ha riassunto il direttore del Centro funzionale provinciale Willigis Gallmetzer.

Al momento bisogna tenere presente due situazioni, ha sottolineato Volkmar Mair, direttore dell’Ufficio Geologia e prove materiali: da un lato ci sono temperature estremamente elevate che durano a lungo e causano problemi sulle pareti alte, perché il ghiaccio si scioglie ed è prevedibile una caduta massi. Su molti ghiacciai non c’è più il nevaio, bensì ghiaccio bianco, il che significa che l’acqua scorre e scompare rapidamente e può portare a una pressione idrica in tempi imprevedibili. Durante i temporali è comunque consigliabile stare alla larga dai burroni. Con queste temperature è anche consigliabile stare lontani dalle pareti ripide. È importante seguire percorsi alternativi e non attenersi alle guide escursionistiche stampate anni fa e quindi obsolete. Se state programmando delle escursioni, è fondamentale seguire i consigli delle guide alpine, dei gestori dei rifugi o delle associazioni turistiche locali, poiché questi esperti sono gli unici in grado di tenere d’occhio la situazione per tutta l’estate e di fare una valutazione ragionevole della situazione attuale sul terreno. Non è sufficiente reperire informazioni su Internet.

“Poiché il grado di alterazione dell’area alpina a causa delle temperature eccezionalmente elevate è a volte impossibile o difficile da valutare, l’Agenzia per la Protezione Civile invita a una maggiore cautela quando si cammina sui ghiacciai o su determinati percorsi”, sottolinea Unterweger: “Pertanto, come conclusione comune della conferenza di valutazione di oggi, ci appelliamo alla responsabilità personale di tutti affinché venga posta estrema cautela, anche con grande esperienza, e vengano richieste in anticipo informazioni approfondite agli esperti sul posto e ci si attrezzi di conseguenza.”


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