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Dolomiti Superski: in 6 comprensori si scia dal 26 novembre

Scritto da il 22 Novembre 2022

Nei comprensori di Dolomiti Superski, il carosello sciistico che unisce le province di Bolzano, Trento e Belluno, i preparativi per l’avvio della stagione sciistica sono ormai alle battute finali. Grazie alle previsioni del tempo, che annunciano temperature sempre più invernali e nevicate, dice il presidente, Andy Varallo, “siamo molto ottimisti sulla possibilità di aprire i comprensori come promesso”. Le prime aperture sono in programma già sabato 26 novembre nei comprensori di Cortina, Plan de Corones, Tre Cime Dolomiti, Val di Fiemme, Obereggen e Carezza, ma “non abbiamo dubbi – dice ancora Varallo, intervenendo alla presentazione online della stagione 2022/23 – che il 3 dicembre o, al massimo per Sant’Ambrogio, riusciremo a proporre un’offerta degna del marchio Dolomiti Superski”.

Se dal 2020, le aziende del settore hanno dovuto fare i conti con le conseguenze della pandemia, oggi i fattori di incertezza sono, come per tutti, l’inflazione e i costi dell’energia. “Abbiamo dovuto operare un aumento del prezzo dello skipass del 10% – spiega il direttore marketing di Dolomiti Superski, Marco Pappalardo – che sarò, però, controbilanciato da alcune possibilità come lo sconto del 5% sugli acquisti online, se effettuati con due giorni di anticipo sull’utilizzo, e offerte ad esempio per le famiglie o i senior”.

Con i suoi 1.200 km di piste e 450 impianti di risalita in quindici comprensori distribuiti in un contesto ambientale di grande bellezza, ma anche di grande fragilità, Dolomiti Superski deve sempre più fare i conti con le esigenze della sostenibilità. “È un tema da sempre al centro della pianificazione strategica delle nostre”, assicura Varallo citando come esempio i progressi tecnologici che consentono ai cannoni da neve attuali di produrre, a parità di acqua utilizzata, il doppio della neve rispetto a quelli di 20 anni fa.

“Da due anni Dolomiti Superski si è dato un orientamento verso la sostenibilità credibile – spiega Pappalardo – il nostro è quindi un progetto di credibilità: non lo facciamo per darci un’immagine positiva, ma perché crediamo che questo territorio vada preservato e trasmesso alle prossime generazioni nel miglior modo possibile”. “È un orientamento – conclude Pappalardo – che prevede diverse tematiche che vanno dall’innovazione del prodotto ad un’occupazione di qualità sul territorio, alla gestione dei rifiuti e dell’acqua”.