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Assemblea nazionale ANEF – L’impegno nei confronti dell’ambiente

Scritto da il 15 Settembre 2022

Troppo spesso si sente parlare in maniera poco consapevole per non dire pretestuosa degli impianti di risalita e, più in generale, del mondo dello sci, come fosse solo un passatempo e non la struttura fondante dell’intera economia di montagna. Gli impianti di risalita sono il mezzo con cui negli ultimi decenni si è sviluppato il turismo in quota; sono funzionali al servizio delle piste da sci e sono sempre più centrali anche per il turismo estivo permettendo a un ampio numero di persone la fruizione delle terre alte.

Tecnologia al servizio dell’ambiente
A partire dai comprensori del Dolomiti Superski, le innovazioni hi-tech delle aziende che producono impianti, mezzi battipista e sistemi di innevamento permettono di diminuire gli sprechi e i consumi, aumentando l’efficienza. “Nevifichiamo quanto basta per garantire la fruizione delle piste – spiega Paolo Cappadozzi, vicepresidente nazionale ANEF – La flotta dei mezzi si muove in maniera efficiente grazie a sistemi satellitari che evitano passaggi multipli e quindi spreco di risorse e riusciamo a monitorare lo spessore del manto nevoso in ogni settore della pista”. I sistemi di innevamento di ultima generazione (tra l’altro Made in Italy), oltre a permettere di sfruttare al massimo le finestre di freddo, massimizzano la produzione quando le temperature sono ottimali e permettono un minor consumo di acqua ed energia.

La gestione delle acque
“Siamo i primi ad avere attenzione nei confronti dell’ambiente – spiega Giampiero Orleoni, presidente di ANEF Piemonte. Per garantire la sciabilità delle nostre piste produciamo neve che poi restituiamo sotto forma di acqua e di energia. L’acqua è quindi semplicemente presa in prestito per essere poi naturalmente rilasciata in primavera, quando a valle il fabbisogno è maggiore. Oltre a questo, i bacini in quota stanno dimostrando di essere riserve preziose sia per l’agricoltura che per la lotta agli incendi che sempre più spesso colpiscono anche le aree boschive montane”.


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