Brenta Open: sport, inclusività e scambio sulla Paganella
Scritto da Red.azione il 14 Luglio 2022
Promuovere una montagna accessibile a tutti. È questo l’obiettivo di Brenta Open, manifestazione dedicata all’inclusività che animerà il territorio della montagna Paganella il 23 e il 24 luglio.
L’evento, che si rivolge a persone con disabilità e non, sarà un’occasione, nelle parole degli organizzatori, «per condividere e vivere insieme le montagne trentine superando, più che le barriere architettoniche, quelle legate alla forza morale, al carattere e alle qualità umane».
Protagonisti dell’edizione del 2022, che vedrà tra gli ospiti anche l’atleta paralimpica Martina Caironi, saranno i giovani e le nuove generazioni, in particolare 11 ragazzi del Liceo Scientifico per le professioni del turismo di montagna di Tione di Trento, che parteciperanno all’evento insieme agli atleti Nicolle Boroni, Kevin Ferrari e Gianluigi Rosa. I due sportivi scaleranno rispettivamente il Campanile Basso e il Campanile Alto per condividere con i ragazzi storie e momenti unici immersi nel contesto dolomitico.
Oltre all’attività alpinistica, la due giorni di Brenta Open prevede anche intermezzi culturali e artistici che, unendo musica, luoghi e persone, descriveranno e racconteranno i contesti sociali e storici che da sempre contraddistinguono le Dolomiti.
Tra gli appuntamenti più attesi il concerto tra le vette, dove un gruppo di musicisti-alpinisti, guidati in cordata dalle Guide Alpine di Activity Trentino, si metterà in gioco in compagnia di persone disabili e non per scalare le verticali pareti delle guglie del Brenta. «Un Patrimonio dell’Umanità come le Dolomiti appartiene realmente all’intera comunità solo se diventa fruibile da tutti: questo è il messaggio che vogliamo dare attraverso l’iniziativa», spiega Luca D’Angelo, direttore dell’Apt Dolomiti Paganella. «Trasformare la montagna in uno spazio inclusivo è uno degli obiettivi principali del nostro territorio, che da sempre si impegna per rendere accessibili le diverse aree ed esperienze che si possono vivere sull’Altopiano».
In questo contesto, tra i progetti più significativi c’è quello che ha coinvolto la “Falesia Dimenticata” di San Lorenzo Dorsino, la parete salvata dalla comunità grazie a un’operazione di crowdfunding avviata nel 2017 e che oggi conta ben 30 vie di arrampicata adatte anche alle persone con disabilità.