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Certificava falsi positivi al Covid, ai domiciliari

Scritto da il 16 Aprile 2022

Arresti domiciliari per il collaboratore di una farmacia di Foligno accusato di avere più volte simulato l’accertamento della positività al Covid-19 di alcuni clienti o di loro familiari e di avere inviato all’autorità sanitaria falsa documentazione attestante l’esito positivo del test antigienico.

Questo – secondo la procura di Spoleto – in cambio di “modeste” somme di denaro.

Nessuna delle persone sottoposte al finto test era vaccinata e gli inquirenti ritengono che scopo del falso referto di positività era quindi quello di ottenere indebitamente un altrettanto falso Green pass al termine del periodo minimo di isolamento.

A carico dell’uomo è stata eseguita una misura cautelare disposta dal gip di Spoleto.

Corruzione e falsità in documenti informatici pubblici con efficacia probatoria i reati contestati. Il collaboratore della farmacia è accusato di avere più volte simulato l’accertamento della positività al Covid, riferisce la procura di Spoleto guidata da Alessandro Cannevale.

Oltre all’arrestato, sono attualmente sottoposte a indagini nove persone, ritenute corruttori e concorrenti nelle singole falsità. Sono in corso ulteriori accertamenti per chiarire i canali di comunicazione che consentivano quello che gli inquirenti considerano l’incontro fra domanda e offerta corruttiva.

La Procura sottolinea che totalmente estranei ai fatti sono risultati i responsabili e gli altri dipendenti della farmacia. La direzione ha anzi collaborato fattivamente con la polizia giudiziaria.


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