Covid: scende l’indice di contagio, aumentano i ricoveri in intensiva
Scritto da Red.azione il 22 Luglio 2022
Sono 71.075 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i contagiati erano stati 80.653 . Le vittime sono invece 155, due in meno rispetto a ieri quando erano stati 157. Il tasso è al 20,8%, rispetto al 22% di ieri e sono stati eseguiti in tutto, tra antigenici e molecolari, 341.191 tamponi.
Sono invece 405 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, mentre gli ingressi giornalieri sono 43. I ricoverati nei reparti ordinari sono 10.944 , 40 in meno rispetto a ieri .
Scende l’indice di contagio Rt, che resta ancora sopra la soglia epidemica, e scende anche l’incidenza nel periodo fra il 29 giugno e il 12 luglio 2022. Lo indica il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia di Covid-19. L’Rt medio calcolato sui casi sintomatici e’ stato pari a 1,23 (range 1,16-1,33), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (1,34). L’incidenza settimanale a livello nazionale e scende a 977 ogni 100.000 abitanti (15/07/2022 -21/07/2022) da 1.158 . In calo l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero: a 1 (0,98-1,02 al 12/07) da 1,15 (1,12-1,17) al 05/07. Aumentano ancora i ricoveri perCovid-19 sia in terapia intensiva sia nei reparti ordinari.
Lo indica il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia di Covid-19. Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 4,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 21 luglio) dal 3,9% rilevato il 14 luglio. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 17,1% dal 15,8% della rilevazione giornaliera relativa al 14 luglio. La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (11%). In lieve aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (40,5% contro 39%), e in lieve diminuzione la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (48% contro 50%).
Umbria, Calabria e Valle d’Aosta registrano il più alto numero di ricoveri nei reparti ordinari, per i quali in una settimana sono salite da 14 a 16 le regioni che hanno superato la soglia del 15%. Nessuna ha raggiunto la soglia del 10% dei ricoveri nelle terapie intensive; la Calabria si avvicina (9,5%), seguita da Liguria (6,2%) e Sicilia (6,0%).
In una settimana sono passate da zero a 3 il le regioni classificate a rischio basso. Quattro le Regioni/PPAA che riportano molteplici allerte di resilienza.