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Covid: Sinagra, raro rischio cardiovascolare

Scritto da il 14 Ottobre 2022

Il rischio cardiovascolare legato alla sindrome infiammatoria da Covid o nell’ambito del Long Covid è “raro e minoritario”, anche se è molto più importante di quello causato da effetti collaterali del vaccino, di cui si parla molto di più. La miocardite come conseguenza dell’immunizzazione è osservata in “circa 4 per 100mila vaccinati” rispetto ai circa “11 per 100mila” malati di Covid che ne sono affetti. Lo ha detto Gianfranco Sinagra, direttore Dip. Cardiotoracovascolare della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare dell’Asugi a margine del convegno “Novità su scompenso cardiaco e cardiomiopatie” a Trieste.
“La miocardite da sindrome infiammatoria da Covid tende a essere in un terzo dei casi impegnativa, e può dare esiti che si possono prolungare nel tempo”, ha spiegato. Si tratta di un rischio dunque molto più consistente di quello posto dal vaccino. Inoltre, “la miocardite da vaccino è lieve, a risoluzione rapida e sostanzialmente senza esiti. La miocardite da sindrome infiammatoria da Covid tende a impegnativa in circa un terzo dei casi, e può dare esiti che si possono prolungare nel tempo”, conclude.


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