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Funivie Arabba diventa Società Benefit: un nuovo modello

Scritto da il 21 Novembre 2022

Questo crea chiaramente un grado di disagio a cui molte persone rispondono abbandonando il paesino natio e spostandosi verso realtà urbane più grandi. Occorre quindi fare qualcosa per invertire questo processo, altrimenti è molto probabile che la rovinosa ipotesi secondo cui fra cento anni nelle valli di montagna non vivrà più nessuno finirà per concretizzarsi.
Anche se il comprensorio Arabba-Marmolada è una realtà economica prospera, inserita nel circuito della Sellaronda, e caratterizzata da piste da sci che sono tra le più belle delle Dolomiti, è comunque importante rendersi conto che una situazione come questa, proprio per il fatto di godere di un certo benessere, può portare in qualche modo ad adagiarsi e a non intraprendere progetti a lungo termine.
L’unica soluzione è quella di mirare a diventare un modello in cui il vivere in montagna sia in perfetta simbiosi con il turismo, grazie ad un’attività imprenditoriale in grado di mantenere vivo il territorio, sopperendo dove possibile a quelle mancanze di servizi. Questo significa mettere in cantiere dei progetti che vadano oltre il solo fine economico: una visione estremamente lungimirante che non si preoccupa del fatto che investimenti di questo tipo possano non avere un ritorno nell’immediato. È indubbio che senza il profitto un’azienda non vada avanti, ma questo non significa che non si possa fare di più, e De Battista è fermamente convinto che il business degli impianti a fune debba avere un compito più importante per le comunità di montagna rispetto a quello che attualmente ricopre: “Gli impianti a fune non devono essere giudicati importanti unicamente perché creano posti di lavoro. Al contrario, essendo di fatto il motore economico trainante di queste valli, possono e devono dare un qualcosa in più per far sì che la gente voglia continuare a vivere qui e creare a loro volta valore per il territorio”.


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