Omofobia: eurodeputati, non si ritardi il ddl Zan
Scritto da Red.azione il 20 Maggio 2021
BRUXELLES. Un gruppo di eurodeputati di diversi schieramenti politici hanno inviato una lettera al presidente della commissione Giustizia, Andrea Ostellari, nella quale si dicono preoccupati per i ritardi sul disegno di legge contro l’omotransfobia.
“Riteniamo che la mancanza di una procedura rapida da parte della commissione Giustizia del Senato sulla discussione e sulla votazione del ddl Zan, abbia ritardato indebitamente l’adozione di una legge che potrebbe contribuire in maniera sostanziale alla protezione di alcuni gruppi vulnerabili in Italia, in particolare delle persone Lgbti, in linea con i valori europei e il programma di lavoro della Commissione europea”.
A dirlo il vicepresidente del Parlamento europeo ed esponente del Movimento 5 Stelle Fabio Massimo Castaldo, vice-presidente dell’Intergruppo per i diritti Lgbti al Pe e il capodelegazione del Partito Democratico al Parlamento europeo Brando Benifei. I due eurodeputati hanno sostenuto la lettera di iniziativa dell’Interguppo per i diritti Lgbti al Parlamento Europeo, di cui sono membri, al presidente della commissione Giustizia del Senato Andrea Ostellari. Il testo della lettera, cofirmato dai 9 membri della delegazione del M5S, da 15 colleghi della delegazione del Pd e altri 36 dell’Intergruppo da 17 stati membri, invita il presidente Ostellari, tenuto conto del via libera della presidente Casellati, “ad avviare la discussione del disegno di legge e a metterlo ai voti affinché l’iter legislativo possa proseguire nella piena legittimità dei poteri conferiti ai membri del Senato.
“Trovo assurdo che il ddl Zan risulti così divisivo. Basta ipocrisie, discriminare e aggredire altre persone sulla base del loro orientamento sessuale è un crimine vile che va punito duramente in tutta l’Ue. Diritti, uguaglianza e lotta alla discriminazione subito”. Lo scrive su Twitter Sandro Gozi, deputato europeo di Renew Europe e membro dell’Intergruppo al Parlamento europeo sui diritti Lgbti che ha firmato la lettera.