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Prodi e Fischer a Bolzano: “L’autonomia altoatesina esempio per l’Europa”

Scritto da il 5 Settembre 2021

“Quello della cancelliera Merkel è stato un mandato molto importante, con fasi non prive di critiche da parte mia, come per esempio la gestione della crisi greca. Negli ultimi anni Merkel ha lasciato una grande impronta positiva per il futuro dell’Europa. Ora molti si interrogano sul futuro della Germania. Sono convinto che ci sarà continuità, non sono affatto preoccupato”. Lo ha detto all’Ansa l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi oggi (5 settembre) a Bolzano a margine della cerimonia per i 75 anni dell’Accordo di Parigi.

Prodi è l’ospite della giornata insieme all’ex presidente austriaco Fischer. Le celebrazioni si stanno svolgendo in piazza Magnago dove viene inaugurato il Percorso sull’autonomia fatto di nove stazioni che raccontano la storia della specialita altoatesina.

Secondo l’ex presidente austriaco Heinz Fischer, “la questione altoatesina è stata molto complessa e a tratti sembrava irrisolvibile, ora invece – 75 anni dopo Gruber e Degasperi – abbiamo dei risultati che sono positivi, non solo per l’Alto Adige, l’Italia e l’Austria, ma è un esempio per tutta l’Europa e non solo”.

Come Prodi, anche il governatore Arno Kompatscher ha evidenziato che “l’autonomia deve essere costantemente sviluppata e migliorata”. Il presidente della Provincia ha sottolineato che “non esisterebbe nessuna autonomia, se l’Austria non l’avesse rivendicata sul piano internazionale, e quanto raggiunto non sarebbe stato possibile senza il consenso dell’Italia”. Secondo Kompatscher, “non c’è stata la tanto temuta assimilazione della minoranza, ma un trattamento equo e uno sviluppo dei tre gruppi linguistici”. “Nulla è perfetto, anche la nostra autonomia ha dei limiti”, ha proseguito, citando la questione irrisolta della toponomastica. Ha poi indicato la “sostenibilità sociale, economica e ecologica come la sfida del futuro”.

Il suo predecessore, l’ex governatore Luis Durnwalder, ha sottolineato che “l’autonomia altoatesina non è stata regalata. E’ importante sottolinearlo perché spesso non si apprezzano le cose regalate. Non vanno perciò dimenticati i sacrifici di Magnago e dei suoi compagni di strada. Non abbiamo invece il compito di portare avanti la nostra autonomia, adeguandola e garantendo così un futuro a chi arriverà dopo di noi”.


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