Recovery: il Parlamento chiede un controllo democratico sui piani nazionali
Scritto da Red.azione il 21 Maggio 2021
Il PE vuole ricevere tutte le informazioni rilevanti sui piani nazionali di ripresa, per garantire un controllo democratico sull’attuazione del Recovery.
In una risoluzione non legislativa adottata giovedì con 602 voti favorevoli, 35 contrari e 56 astensioni, i deputati hanno ribadito che, in linea con i contenuti del Regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza (Recovery and Resilience Facility – RRF), il PE ha il diritto di ricevere le informazioni pertinenti sullo stato di attuazione dei piani nazionali di ripresa e resilienza (PNRR).
Per garantire una maggiore trasparenza e la responsabilità democratica dei PNRR, i deputati si aspettano di ricevere dalla Commissione le informazioni di base necessarie, nonché una sintesi delle riforme e degli investimenti dei piani nazionali ricevuti (18 Paesi UE hanno presentato i loro piani il 18 maggio). Si aspettano inoltre che queste informazioni siano fornite in un formato facilmente comprensibile e comparabile, comprese le traduzioni esistenti dei documenti presentati dagli Stati membri.
Titolarità dei cittadini
I deputati ritengono che la condivisione delle valutazioni preliminari dei piani non pregiudicherà l’esito della procedura, poiché la maggior parte dei PNRR sono già in fase avanzata e probabilmente saranno approvati. Tale supervisione, al contrario, migliorerebbe il dialogo sulla ripresa.
Inoltre, il coinvolgimento del Parlamento sulla piena trasparenza e la responsabilità garantirebbe e rafforzerebbe la legittimità democratica e il senso di titolarità dei cittadini. Per garantire il coinvolgimento di società civile, autorità locali e regionali nell’attuazione dei piani, i deputati invitano la Commissione a sollecitare gli Stati membri a consultare tutte le parti interessate a livello nazionale, anche in caso di eventuali modifiche o nuovi PNRR in futuro.
Monitorare obiettivi e traguardi
I deputati vogliono infine che le commissioni competenti del Parlamento siano tenute informate sui risultati preliminari riguardanti l’adempimento dei traguardi e degli obiettivi concordati, affinché siano in grado di valutare al meglio l’effettiva e corretta spesa dei fondi.
Contesto
Il dispositivo per la ripresa e la resilienza è la parte più grande del pacchetto Next Generation EU e uno strumento temporaneo di crisi progettato per aiutare i Paesi UE ad affrontare gli effetti della pandemia COVID-19, con un totale di 672,5 miliardi di euro in prestiti e sovvenzioni.
Per essere ammissibili al finanziamento, i piani nazionali si devono incentrare su politiche chiave dell’UE quali la transizione verde, la biodiversità, la trasformazione digitale, la coesione economica e la competitività, nonché la coesione sociale e territoriale, la reazione delle istituzioni alle crisi e sulle modalità per aiutarle a prepararvisi, come anche le politiche a favore dei minori e dei giovani, compresa l’istruzione e lo sviluppo di competenze.
Ciascun piano deve destinare almeno il 37% del proprio bilancio al clima e almeno il 20% alle azioni digitali. Il regolamento stabilisce anche che potranno ricevere fondi a titolo del dispositivo soltanto i paesi membri impegnati nel rispetto dello Stato di diritto e dei valori fondamentali dell’Unione europea. Infine, gli stati membri devono spiegare in quale maniera i piani nazionali di recupero e resilienza contribuiscano all’uguaglianza di genere e alle pari opportunità e in che modo le parti interessate a livello nazionale siano state coinvolte nella preparazione dei PNRR.