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“Tra due mesi via le mascherine”. Anche Draghi vede la fine del tunnel

Scritto da il 22 Maggio 2021

Tra due mesi sarà possibile girare senza la mascherina. Lo ha detto ieri il presidente del Consiglio Mario Draghi. “Dopo un anno e mezzo, stiamo iniziando a vedere la fine di questa tragedia. Per la prima volta, la normalità si avvicina” ha dichiarato il premier.

La situazione in Italia sta migliorando sul fronte della pandemia. Scende ancora l’Rt nazionale che arriva a 0.78 rispetto allo 0.86 della scorsa settimana. Il valore Rt è sotto il valore 1 anche nel limite superiore. In discesa anche l’incidenza il cui valore è a 66 casi su 100 mila abitanti rispetto ai 96 della scorsa settimana. Sono i dati del monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid in Italia, ora all’esame della cabina di regia, che saranno presentati nel pomeriggio.

Questa settimana, nessuna Regione o Provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è sotto la soglia critica (19%), con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 2.056 (11/05/2021) a 1.689 (18/05/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente (19%). Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 14.937 (11/05/2021) a 11.539 (18/05/2021).

IL MONITORAGGIO

“Il quadro è in deciso miglioramento. Cala l’incidenza e l’Rt e si abbassa l’età media delle infezioni a 40 anni e l’età media dei ricoveri cala a 60 anni. Si abbassa a 65 anche età media degli ingressi in terapia intensiva. Inoltre l’incidenza dei casi cala in tutte le fasce d’età, anche tra i più giovani”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa al ministero della Salute per illustrare i dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia.
E ancora: “Anche l’occupazione di terapie intensive e aree mediche è in decrescita”, ha aggiunto. “Più del 90% degli over 80 ha ricevuto almeno una dose e anche tra le altre fasce crescono le vaccinazioni. Conseguentemente il rischio di contrarre l’infezione si abbassa progressivamente così come si abbassa il rischio di ospedalizzazione e la mortalità settimanale”.

Poi ha aggiunto: “La previsione è che si vada verso una situazione endemica del virus SarsCoV2. Il tema dei richiami è all’attenzione ed è un’ipotesi allo studio: si sta valutando la durata della copertura immunitaria e stiamo inoltre monitorando le varianti del virus. Dobbiamo dunque essere pronti adutilizzare eventualmente dei richiami, o in maniera estesa o per determinate categorie di persone”.


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